domenica 20 ottobre 2013

Io e il mio papà


Purtroppo in questi giorni ho dovuto trascurare un po' il blog, ma per una buona causa: ho ripreso a lavorare. Sono contenta, ma alla sera arrivo piuttosto stanca e ne risente in parte anche la lettura!
Negli ultimi tempi, infatti, abbiamo raccontato storie già conosciute, viste e lette tante volte. Perchè per un nuovo libro ci vuole tempo e pazienza. Bisogna leggerlo con calma, guardare bene le figure e soffermarsi su ogni dettaglio.
Per fortuna poi arrivano i weekend, e si può recuperare. Così ho tirato fuori dal cappello magico un libro, era un po' che ce l'avevo da parte e aspettavo solo l'occasione giusta!
Si tratta di Io e il mio papà di Alison Ritchie e Alison Edgson.
Ho pensato che adesso che la mamma è fuori casa i pulcini passeranno più tempo con il loro papà e chissà quante belle cose potranno fare insieme! Proprio come l'orsetto del libro che con il suo papà esplora il bosco, scappa dalle api dopo aver mangiato il loro miele, si ripara dalle tempeste, balla sotto la pioggia, nuota nel torrente e tante altre cose meravigliose e divertenti....
Queste magiche avventure sono accompagnate da disegni dolcissimi e rassicuranti dai colori tenui che rendono il libro ancora più delicato e nello stesso tempo il testo in rima lo rende divertente e leggero da leggere.



Bellissime anche le dediche che le due autrici hanno voluto mettere e che io faccio mie.
La prima è per tutti i papà orso, la seconda dedica il libro a suo marito, per il tuo amore e il tuo incoraggiamento, grazie!

giovedì 26 settembre 2013

La chiocciolina e la balena




Quando mia sorella è andata in vacanza sono andata a dare da mangiare alle sue gattine, Audrey e Grace. In parte per motivi pratici e in parte perchè so quanto Andrea ama gli animali (lo chiamiamo San Francesco!), ho portato i bimbi con me.
Insieme al grande amore nato tra Andrea e le micie, queste visite hanno portato un'altra sorpresa: la scoperta nella libreria di mia sorella di un libro, di cui avevo molto sentito parlare, ma che non avevamo ancora letto! Si tratta di La chiocciolina e la balena, ennesimo capolavoro di Julia Donaldson e Axel Scheffler. (Per promemoria BastoncinoGruffalòTopo Brigante).
La storia parla di una chiocciolina che vive su uno scoglio e vorrebbe tanto viaggiare. Finchè una notte passa da quelle parti una balena che le offre un passaggio per andare a vedere tutte le meraviglie del mondo. Vedono il polo, le isole tropicali, onde altissime e i fondali marini ricchi di pesci, coralli e altri animali. Viaggiano col bel tempo, ma anche con le nuvole e il temporale. Nasce così una bellissima amicizia tra questi due animali così diversi tra loro, a partire dalle dimensioni!
Finchè un brutto giorno la balena rimane arenata su una spiaggia, e sarà proprio la piccola chiocciolina a salvarle la vita.
Questa bellissima storia ci insegna che anche tra una grande balena e una piccola chiocciolina può nascere una bellissima amicizia e che ognuno, grande o piccolo che sia può dare il suo contributo, aiutando gli altri.
Ci aiuta anche a credere che i sogni si possono avverare, basta crederci; in fondo la chiocciolina alla fine è riuscita a lasciare il suo noioso scoglio e ad esaudire il suo grande desiderio, girare il mondo, ed ha anche aiutato la sua enorme amica!
Il racconto, come gli altri scritti dalla Donaldson, è interamente in rima e le spettacolari immagini di Axel Scheffler, ricche di dettagli e colori, rendono il libro ancora più magico!
Grazie zia Anna, non so se ti restituiremo questo bellissimo libro!



mercoledì 11 settembre 2013

La bambina che mangiava i lupi


Di storie di lupi ce ne sono molte, lo sappiamo. Lupi belli, lupi furbi, lupi cattivi, lupi buoni, lupi che non volevano essere lupi.
Ma se aprendo un libro leggiamo C'era una volta in un bosco una bambina che mangiava i lupi, magari un po' di curiosità ci viene.
E così cominciamo a leggerela, questa "favola al rovescio" di Vivian Lamarque La bambina che mangiava i lupi, illustrata dalla bravissima Desideria Guicciardini.
Il racconto narra di una bambina di nome Bambina, che vive su una casetta sull'albero con una gallina di nome Gallina. D'estate non ci sono problemi, mangia fragole e altre cose che raccoglie nel bosco e naturalmente le uova che Gallina le regala, ma d'inverno... e così si trova costretta a mangiare i lupi, lessi o arrosto. Non che le piacciano granchè, ma in mancanza d'altro. E così diventa il terrore dei lupi, tanto che quando un lupetto non voleva dormire la mamma, alzando il dito indice della zampa, gli diceva:-Guarda che se non dormi chiamo la bambina cattiva che ti mangia in un sol boccone!-



E' una storia ricca di ottimismo e allegria, divertente e umoristica che fa ridere i bambini e rende più simpatica anche la figura del lupo.
Poveri lupi mangiati da Bambina. Ma è vero che i lupi mangiano i bambini? E che i bambini mangiano i lupi? Facendosi queste domande i bambini imparano a guardare la realtà con occhi attenti e magari anche un po' critici, imparano a trovare una soluzione alle difficoltà e a ridere di ciò che fa loro paura.
Alla fine bambina mangia così tanti lupi che diventa un lupo... E dunque non abbiate troppa paura dei lupi, bambini. Dentro di loro batte un cuore di Bambina.


domenica 8 settembre 2013

Promemoria

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola, 
a mezzogiorno.

Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai, 
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra,
per esempio, la guerra.

Gianni Rodari


mercoledì 28 agosto 2013

Il lupo e i sette capretti e altre storie...




Ieri ho letto un articolo che parlava del fatto che la maggior parte delle mamme inglesi (non ricordo la percentuale esatta ma era quasi l'80%) ha deciso di abolire la lettura delle fiabe classiche perchè "troppo violente, troppo macabre e politicamente scorrette".
Io personalmente non sono d'accordo.
Ad esempio Il lupo e i sette capretti, favola preferita da Tommaso (assieme a Cappuccetto Rosso e a I 3 porcellini, perchè c'è il lupo!) è una delle fiabe che leggiamo più spesso.
Noi abbiamo scelto questa versione che è scritta da Roberto Piumini, famosissimo scrittore di fiabe per bambini, e illustrata dalla grandissima Nicoletta Costa (quella di Giulio Coniglio, per intenderci).
Loro hanno dato vita ad una raccolta di fiabe classiche con la collana C'era una volta una fiaba... che raccoglie molti dei racconti che anch'io ho conosciuto da bambina.
Io credo che alcune storie facciano parte della tradizione e del patrimonio culturale di tutti noi.
Anche se il lupo è brutto e cattivo e fa paura, perchè non raccontarla? In fondo è grazie a queste fiabe che poi si impara che "i buoni vincono sempre", o no?!
E poi il lupo mica mangia tutti! Mangia Cappuccetto, ma perchè è stata disubbidiente (e poi comunque il cacciatore la salva), sta per mangiare o mangia , a seconda delle versioni, i porcellini pigri e i capretti, salvati anche loro alla fine dal fratello saggio o dalla mamma!!!
E poi ci sono anche un sacco di favole più "moderne" dove il lupo è buono o buffo o maldestro e fa ridere, che magari lette alternate  a queste, possono rendere l'immagine del lupo meno macabra e brutale!
Le fiabe classiche inoltre sono la rappresentazione della lotta tra il bene e il male, e il bene, come dicevo prima, e il buono, il bello, vincono sempre!
E' vero che tra i due e i tre anni i bambini cominciano a manifestare le loro paure, ed è anche vero che ci sono bambini più sensibili di altri. Anche a Tommaso il lupo fa paura e anche lui a volte fatica ad addormentarsi, ma è anche vero che è particolarmente attratto e affascinato proprio dalle favole che un po' lo spaventano. Forse l'attrazione è associata ad un bisogno di esorcizzare la paura? Il fatto che alla fine il lupo muoia o scappi o diventi buono, e soprattutto che la storia abbia sempre questo lieto fine, lo rassicura e razionalizza la sua paura.
Insomma, noi siamo a favore delle fiabe e voi?


venerdì 2 agosto 2013

Bastoncino




I bambini hanno una fantasia smisurata e riescono ad inventarsi i giochi più impensati con qualsiasi oggetto. Lo stesso sanno fare la coppia Julia Donaldson e Axel Scheffler con i libri.
Li abbiamo già visti all'opera con il Gruffalò e il Topo Brigante.
Nel libro Bastoncino raccontano la storia di un bastoncino, appunto, che una mattina esce di casa, ma d'un tratto diventa il gioco di un cane, che lo prende e lo porta al suo padrone.
Ma lui non è un bastoncino qualsiasi e vorrebbe tornarsene a casa dalla sua famiglia ma viene preso da una bimba che lo vuole far galleggiare nel fiume come una barchetta. Dal fiume viene raccolto da un cigno poichè il suo nido ha bisogno di essere riparato. Riesce a fuggire aggrappandosi ad un remo e arriva su una spiaggia dove diventa la bandiera di un bellissimo castello.
E le sue avventure non finiscono qui. Quante cose può diventare un comune bastoncino? Una spada, una penna, un arco, una mazza, il braccio di un pupazzo di neve....
Ovviamente la storia finisce bene e bastoncino, anche grazie ad un personaggio davvero magico, quale Babbo Natale, riesce a tornare dalla sua famiglia.





La storia, in rima come tutti gli altri libri loro, e le bellissime e dettagliatissime immagini del libro, sono piaciute tantissimo ai miei bimbi.
Aiutano i piccoli lettori a sviluppare la fantasia, ad inventare nuovi giochi e nuove storie partendo dalle cose semplici e apparentemente inutili e insignificanti, come ad esempio un bastoncino.
In un albero cavo di un verde giardino
vive la famiglia di Bastoncino.
Lui ancora non lo sa, ma una grande avventura presto inizierà....



mercoledì 10 luglio 2013

Come nascondere un leone




Tutti i bimbi desiderano un animale da compagnia. 
Noi abbiamo Geremiao, un gatto bianco e nero di 6 anni che Andrea considera praticamente un fratello (quando parla della sua famiglia dice che siamo in cinque: mamma, papà, Andrea, Tommaso e il gatto). 
I piccoli desidererebbero anche un cane, ma finchè viviamo in un appartamento è un po' difficile.
E se prendessimo un leone?
Nella bellissima storia narrata nel libro di Hellen Stephens Come nascondere un leone, un enorme felino arriva in città con l'intenzione di comprarsi un cappello. Evidentemente non aveva tenuto conto della paura dei cittadini. Si rifugia perciò a casa di Iris, una bella bimba che, dopo averlo lavato e sistemato decide di offrirgli ospitalità all'insaputa dei genitori. 
Ma un leone è grande e peloso e pesante... e un giorno la mamma lo scopre e urla. L'urlo della mamma spaventa il leone che scappa!
Ovviamente la storia finisce bene e alla fine il bravo leone diventerà amico della città, ma cosa più importante riuscirà ad avere il cappello per il quale si era avventurato in paese.




E' una storia allegra, divertente, con delle bellissime immagini colorate, buffe e ricche di dettagli.
Ai miei bambini è piaciuto e li ha interessati moltissimo.
A me poi piace trovare sempre un insegnamento nei libri che leggo ai miei piccoli orsetti, e questa storia ci suggerisce di non dare tanta importanza alle apparenze, in fondo anche un grande e feroce leone può essere un bravo cittadino e diventare amico di una bimba come Iris!

sabato 29 giugno 2013

Guizzino




Andrea ieri ha finito l'asilo e, dopo una settimana di pausa comincierà l'esperienza del Crec. L'altro giorno siamo passati davanti all'asilo dove inizierà quest'avventura estiva per la prima volta e mi ha detto "Sai mamma, sono molto contento di andare in questo nuovo asilo, ma sono anche un po' preoccupato.." "Perchè amore?", chiedo io curiosa, "Perchè sono timido!".
La paura e la preoccupazione per l'inizio di una  esperienza nuova sono giuste, ed è compito della mamma e del papà rassicurare il proprio cucciolo che è normale, ma che poi passa e che sarà divertente e stimolante.
Ho pensato allora alla storia di Guizzino del fantastico Leo Lionni (già visto con Federico).
La storia narra di un pesciolino nero in un branco di pesci rossi. Un giorno un grosso pesce mangiò tutti i pesciolini, tutti tranne Guizzino che era il più veloce. Triste e solo il pescetto nero cominciò a vagare per il grande mare scoprendo le sue meraviglie. Incontra una medusa, un'aragosta, altri pesci, alghe, una murena.... Finchè trova una famiglia di pesci rossi proprio come quelli del suo branco. Propone loro di andare a visitare i bellissimi fondali marini, ma loro vivono nascosti tra gli scogli per paura dei grossi tonni. Guizzino allora ha un'idea, insegna ai nuovi amici a nuotare insieme, tutti vicini tra loro, con la forma di un grande pesce e lui si mette come occhio E nuotarono nel grande freddo del mattino e nel sole di mezzogiorno e uniti riuscirono a cacciare i grandi pesci.






Con delle immagini semplici e meravigliose questo libro ci insegna che uniti si può vincere la paura e ottenere la libertà, ma nello stesso tempo ci aiuta a dare valore alla diversità (Guizzino è l'unico pesciolino nero in un gruppo di rossi) e a non escludere nessuno perchè tutti siamo importanti.
Guizzino "lascia" un branco per trovarne un altro, anche lui all'inizio è spaventato, ma poi tutto va per il meglio.
Andrea alla fine mi ha detto "Penso che nella nuova scuola conoscerò nuovi amici e mi divertirò!"
Non ci resta che aspettare l'otto giugno e incrociare le dita!

giovedì 13 giugno 2013

Una zuppa di sasso




E' da un po' che al telegiornale sento notizie di episodi di violenza dovuti al razzismo e alla incapacità di convivere con persone e culture diverse da noi. 
All'asilo di Andrea sono 73 bambini e ci sono italiani (veneti, romani, siciliani, lucani...), rumeni, albanesi, macedoni, africani... e mai una volta che Andrea mi abbia detto qualcosa riguardo al modo di parlare o al colore della pelle, piuttosto le distinzioni sono maschio/femmina, bravo o meno a disegnare a correre e a saltare.
Per creare un mondo dove tutti siamo uguali bisogna insegnare ai bambini a non avere pregiudizi e a combattere le discriminazioni legate alla razza, alla religione, alla cultura ecc...
Allora sediamoci tutti intorno ad Una zuppa di sasso, bellissimo libro di Anais Vaudelage e scopriamo che un lupo, una gallina, un porcello, una capra, una pecora, un cavallo, un cane... possono anche passare insieme una bella serata.
La storia narra di un lupo, vecchio e affamato che raggiunge il villaggio degli animali. Qui bussa alla porta della gallina, ma non per mangiarsela, come pensano tutti, ma per chiederle ospitalità e poter preparare la zuppa di sasso. La gallina è titubante ma curiosa e lo accoglie. 
Preoccupati arrivano, uno o due alla volta, a casa della gallina anche altri animali.
Ma come si prepara una zuppa di sasso? Beh, basta una pentola d'acqua e un sasso. Ma alla gallina la zuppa piace con un po' di sedano, dà sapore. E al porcello con le zucchine, all'oca con i porri e via dicendo. Ogni animale aggiunge alla zuppa un ingrediente.
Così come nella vita ogni animale/persona porta il suo bagaglio/ingrediente e tutti insieme si può vivere serenamente abbattendo quei pregiudizi che a volte si creano quando ci si ferma solo all'apparenza, senza andare a vedere cosa ognuno ha di buono da donare e offrire. 
E anche il lupo, dall'aspetto cupo e malinconico e magari un po' pauroso può essere un personaggio positivo. 


E' un libro piacevole con delle  belle immagini grandi e che si presta ad essere recitato e interpretato (come piace a me!).
E poi ci insegna che la vita è più buona se accettiamo di aggiungerci gli ingredienti che le persone che abbiamo intorno ci offrono. E più sono questi ingrediente più è unico e speciale il sapore, e non dimentichiamo che una zuppa in compagnia è sempre più gustosa, anche in compagnia del lupo!


martedì 4 giugno 2013

Come educare il tuo papà


Capita, per fortuna raramente, che Andrea si ammali.
Andrea è un bimbo attivo ed energico, non sta fermo un attimo. Ama le coccole ma solo quando e come vuole lui, a meno che non ci sia un libro di mezzo, allora arriva di corsa in braccio per leggerlo e guardarlo insieme!
Ieri a casa di una cara vicina abbiamo visto un volumetto dal titolo simpatico e che ci ha molto incuriosito e senza pensarci due volte ce lo siamo fatti prestare.
Prima l'abbiamo letto Andrea ed io; poi alla sera, complice il fatto che io e il piccolo Tommaso siamo usciti per un compleanno in famiglia, l'ha riletto col papà.
Il titolo è Come educare il tuo papà.
L'autore, Alain Le Saux, con molta ironia e arguzia elenca una serie di norme per formare nel modo più corretto un papà, presumibilmente un po' monello.
La ricetta giusta mescola comprensione e tenerezza, ma anche la giusta dose di severità.
E' simpatico e divertente. Ogni regola è sottolineata da una buffa vignetta.
E' una sorta di presa in giro ironica e brillante dei metodi educativi classici. Aiuta i bimbi a capire che i papà sono umani esattamente come loro e i genitori a porre meglio l'attenzione sulle necessità di ascolto e tolleranza dei propri figli.
Il capovolgimento di ruoli tra figlio e genitore e le immagini rendono il tutto molto divertente, forse più per noi adulti che per i bambini (ad Andrea ho divuto spiegare alcune delle norme descritte! con altre invece ha riso di gusto).



Quando il papà si guarda allo specchio si trova molto bello. Io gli do sempre ragione. Un papà deve avere una buona immagine di sè.
Quando il papà ascolta quello che dico ai miei amici io smetto subito di parlare. Un papà non deve immischiarsi in cose che non lo riguardano.
Quando il papà fa i capricci io non gli do retta. Non bisogna concedere a un papà tutto ciò che vuole.

Questi alcuni esempi dei principi educativi enunciati nel libro.
I bambini leggendoli si sentono più responsabili, perchè risultano più saggi e misurati dei loro genitori, anche se magari si riconoscono nei comportamenti dei papà raccontati dalle vignette; a loro volta i genitori riflettono sul loro metodo, arrivando comunque alla conclusione che di papà ce n'è uno solo, nessuno è perfetto e che un papà ben educato è un papà felice!

venerdì 24 maggio 2013

Il lupo che voleva essere una pecora


Chi non ha mai sognato di essere qualcun'altro? Magari anche solo per un momento, per un giorno? 
A me capita, e penso capiti a chiunque, anche ai bambini, che sicuramente hanno più immaginazione e fantasia di noi!
Beh, questa bellissima storia del grande Mario Ramos dal titolo Il lupo che voleva essere una pecora, parla anche di questo.
Ovviamente già sapete che io adoro questo scrittore e che i miei bimbi hanno un amore particolare per le storie dei lupi, da questo e quest'altro post.
Il piccolo lupo protagonista di questa storia vorrebbe essere una pecora, sogna di uscire dal bosco e volare in cielo, ma i lupi non hanno le ali. Neanche le pecore hanno le ali, ma lui le ha viste in cielo qualche volta... e così si traveste. 
E riesce a volare, ma non nel modo in cui crede lui! Infatti un aquila affamata lo afferra dal branco di pecore e lo porta nel suo nido.
A questo punto il piccolo lupo è impaurito e arrabbiato! E cerca il modo per fuggire all'aquila..
Capita anche nella realtà che i sogni si avverino, ma magari non proprio come ce li siamo immaginati, o no?!





E' una storia di paura e di coraggio, di sconforto e speranza, di stupore. Fa capire ai bambini che ognuno di noi è speciale e che a volte i sogni si possono realizzare... 
Certamente io sono un lupo. Ma non un lupo qualsiasi! Ho toccato le nuvole, io!

lunedì 6 maggio 2013

Alcuni modi infallibili per allevare un "non lettore"



Volevo condividere queste divertenti regole suggerite da due esperti americani per riuscire ad allevare un "non lettore"!!


  • NON LEGGETE MAI dove i bambini possono vedervi
  • METTETE UN TELEVISORE O UN COMPUTER in ogni stanza della casa, cucina e camere da letto comprese
  • RIMPROVERATE IL BAMBINO ogni volta che sbaglia una parola
  • PROGRAMMATE ATTIVITA' EXTRASCOLASTICHE tutti i giorni, così che il bambino non si annoi
  • USATE SOLO LAMPADINE DA 40 WATT per le luci di casa
  • NON RILEGGETEGLI MAI lo stesso libro per nessuna ragione
  • PROIBITEGLI ASSOLUTAMENTE di leggere a letto


venerdì 3 maggio 2013

Libro!


Libri libri libri, a casa nostra ce ne sono in ogni stanza, in ogni mensola, in ogni angolo.
I miei bimbi sono nati circondati da libri e io ne sono contentissima...
"Libri libri libri! ne aveva a centinaia, migliaia, milioni... e non smetteva mai di comprarne di nuovi.
Che ne farà di tutti questi libri? direte voi. Bè molte cose. Per esempio una cosa che gli piaceva tanto era prenderli tra le mani e, delicatamente, fare frrrr! con le pagine"
Ho preso in prestito questa frase di Sebastiano Ruiz Mignone, tratta da I pappalettere, per introdurre il fantastico libro di cui vorrei parlare oggi.
Cos'è un libro? A cosa serve? come si usa? per noi sono domande logiche, ovvie e scontate. Ma diamo un libro ad un bimbo di sei mesi, di un anno, diventerà ogni sorta di oggetto, ma anche molti adulti li usano a volte con funzioni diverse da quelle per cui sono nati.
Avete mai annusato un libro? Ci avete mai immerso la faccia? O come nel racconto citato prima fatto frrrr! con le pagine?
Libro! di Kristine O'Connell George, illustrato da Maggie Smith, racconta di un bimbo che un giorno riceve un regalo, un libro. Comincia a manipolarlo, aprirlo, chiuderlo, metterselo in testa!
E' un libro semplice e immediato, con poche parole e immagini essenziali.
E' un libro che non va solo letto, ma raccontato, mimato, recitato, interpretato.



Noi l'abbiamo letto ieri sera, non una ma quattro volte di fila!! Eh, sì. La prima volta l'ho letto io; poi a modo suo e con parole sue l'ha raccontato Andrea. Dopo è stata la volta di Tommaso, un po' aiutato dal fratello. E infine nuovamente io.
E' stato meraviglioso!
"E poi troveremo braccia di mamma per leggerti insieme, prima di nanna...."
Alla fine il piccolo protagonista si addormenta con il libro tra le braccia, e poco c'è mancato che anche Andrea se lo portasse a letto!



mercoledì 17 aprile 2013

Ranocchio e un giorno molto speciale



Ieri è stato un giorno speciale a casa nostra. Già alla mattina si respirava un'aria diversa, festosa. Eh già, perchè il piccolo Andrea ha compiuto 5 anni. 
Alla mattina le solite corse, ma con un'energia diversa e con l'emozione di portare a scuola bibite e biscotti per festeggiare... essendo timido come la mamma, la scalinata dell'asilo con gli auguri di tutti i genitori incrociati, gli sarà sembrata infinita!
Poi al pomeriggio la merenda con gli amici, le corse al parco e alla sera la grigliata con nonni e il cugino grande! E ovviamente non potevano mancare i regali!
Insomma, una giornata piena.
E nonostante l'ora tarda, non abbiamo potuto saltare, alla sera, la lettura del libro. Un libro nuovo, regalo della zia Anna che si intitola appunto Ranocchio e un giorno molto speciale.
L'autore olandese Max Velthuijs, racconta la giornata di Ranocchio. 
Lepre gli ha detto che oggi è un giorno speciale, ma lui non sa perchè. Così prova a chiederlo ai suoi amici, Porcello, Anatra e Ratto, ma non è soddisfatto delle risposte... uno gli dice che tutti i giorni sono speciali, l'altro che è giorno di bucato!!
Alla fine sconsolato e arrabbiato va a casa di Lepre, ma lei non c'è. Sulla porta c'è un biglietto che parla di una festa! Ma Ranocchio non sa leggere bene e così si arrabbia e si intrisce ancora di più, pensando che i suoi amici vadano ad una festa senza dirglielo. Ranocchio mogio mogio se ne torna a casa, ma quando apre la porta... la festa è per lui, perchè è il suo compleanno!!!




Con delle immagini semplici e colorate, questo libro racconta una storia di amicizia e di affetto. Regalato e letto poi proprio nel giorno del compleanno ha dato a questa giornata un'aura ancora più magica e speciale. 
Alla sera Ranocchio va a letto, stanco ma felice "Non mi scorderò mai di questo giorno" pensò. "Lepre aveva ragione. E' stato davvero un giorno molto speciale".
Appena finito di leggere Andrea mi ha guardato con i suoi occhioni e mi ha detto "Mamma, proprio come me!" e si è addormentato.
Auguri pulcino, è stata davvero una bella giornata! 

lunedì 8 aprile 2013

Il piccolo principe



Da che io ricordi c'è un libro nella mia vita che mi accomapagna da sempre. Ce l'avevano i miei genitori, poi quando sono diventata grande abbastanza, l'ho comprato anch'io, ce l'ha mia sorella, i miei amici, l'ho spesso regalato, l'ho letto e riletto. Qualche anno fa Massimo mi ha regalato anche la versione pop-up! E soprattutto non vedo l'ora di poterlo leggere ai miei bambini.
Mia mamma si è addiritura tatuata uno dei personaggi (la volpe) sul collo!!!
E' sì, perchè è un libro che rimane nel cuore, dalla prima all'ultima parola, dal primo all'ultimo disegno... è un libro che parla di emozioni, di amore e di amicizia, come pochi sanno fare. Si tratta de "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry.
La prima immagine che mi ricordo è questa


facevo la prima elementare e avevo appena cominciato a leggere, pian piano ho cominciato a decifrare quello che era scritto sotto la prima figura Mostrai il mio capolavoro alle persone grandi, domandando se il disegno le spaventava. Ma mi risposero: "Spaventare? Perchè mai uno dovrebbe essere spaventato da un cappello?" Il mio disegno non era il disegno di un cappello. Era il disegno di un boa che digeriva un elefante. Affinchè vedessero chiaramente cos'era, disegnai l'interno del boa. Bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi.
E da lì decisi che dovevo leggerlo.
Narra di un pilota d'aerei che costretto ad un atterraggio d'emergenza nel deserto incontra un tipetto assai strano. E' il piccolo principe, che racconta di essere arrivato dal suo pianeta, piccolo piccolo, dove viveva da solo, con unica compagna una rosa piuttosto vanitosa e spesso scorbutica.
Nel suo vagare nello spazio ha incontrato diversi personaggi tutti molto partiolari, dai quali il piccolo protagonista trae insegnamenti importanti, finchè arriva sulla terra.
Anche qui il suo viaggio lo porterà ad incontrare parecchie persone, animali e piante e anche qui gli insegnamenti saranno tanti.




Ho deciso di scrivere di questo libro oltre perchè è veramente unico e fantastico e non può mancare in nessuna libreria, anche perchè sabato ha compiuto 70 anni...
E' una storia dedicata a grandi e piccini, perchè ognuno può imparare qualcosa. I grandi a mettersi al livello dei bambini, ad amarli e a rispettarli, i bambini a portare pazienza se ogni tanto gli adulti si dimenticano di quando erano a loro volta piccoli. 
E' il libro dei grandi sentimenti, l'amicizia, l'affetto, l'innamoramento, l'amore, che a volte non riesce ad essere duraturo come si vorrebbe... 
E' un libro che ho riletto più volte e ogni volta, in base all'età o al momento, mi ha lasciato qualcosa di diverso. E' sempre commovente e intenso, a partire dalla dedica:
A Léon Werth
Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il migliore amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini; e ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano dedicherò il libro al bambino che questa persona grande è stato. Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).
Perciò correggo la mia dedica: A Léon Werth quando era un bambino.


mercoledì 3 aprile 2013

Bacini Bacini



Quanti tipi di baci esistono? Quanti ne conosciamo? A me vengono in mente quelli pieni di amore dei miei genitori, quelli un po' "spunciosi" del papà quando non si faceva la barba, quelli sulla fronte dei nonni, quelli appiccicosi e con lo stampo della prozia col rossetto rosso. Poi ripenso ai primi baci innamorati o ai baci che "vorrei che non finissero mai". Infine, ma non meno importanti, penso ai baci sfuggenti e un po' timidi del riservato Andrea o a quelli sbavoni di Tommaso, che con le sue manine mi prende la testa dicendo "mamma bella...".
Di baci ne esistono tanti, ma come si fa a spiegare cos'è un bacio?
Ci prova il protagonista di questo dolcissimo libro, dal titolo Bacini Bacini, di Selma Mandine. Prova a spiegarlo al suo orsetto. Un bacino è sofficissimo, come un batuffolo di cotone, ma a volte punge come un cactus, ci sono anche dei bacini che si vedono e alcuni fanno un sacco di rumore; alcuni sono dolci e fanno arrossire.
I baci si danno quando si vuole bene a qualcuno.




Questo è un libro dolcissimo, con delle figure bellissime, semplici ma di una delicatezza infinita.
Alla fine il bimbo non riesce bene a spiegare cos'è un bacino, così decide di far vedere praticamente al suo orsetto com'è, dandogliene uno. 
Mmmmmhhh... E' dolce, è caldino, è fresco... è delizioso! Me ne potresti dare tanti altri?
Ma certo, perchè ti voglio bene....
Perchè diciamoci la verità, a chi non piacciono i baci? e poi, chi si accontenta di uno? Uno tira l'altro! 
Bacini  Bacini per tutti!

martedì 2 aprile 2013

Hans Christian Andersen

Oggi, in onore del compleanno di Hans Christian Andersen (2 aprile 1805) si festeggia la Giornata Internazionale del Libro per Ragazzi.La manifestazione è promossa dall'IBBY, Internetional Board on Book for Young People che potete visitare qui.
Le sue favole più note sono Il brutto anatroccolo, La sirenetta, La piccola fiammiferaia, La principessa sul pisello, Il soldatino si stagno, I vestiti nuovi dell'imperatore, La regina della neve, I cigni selvatici, Le scarpette rosse, Mignolina... e tante altre ancora.
Perchè è stato scelto proprio questo scrittore per rappresentare la letteratura per l'infanzia? Se non sbaglio c'è anche un premio a lui dedicato. Secondo me perchè le sue favole, seppur a volte spietate e non sempre a lieto fine, si rivolgono direttamente ai bambini, di ogni età, ma sono adattissime anche agli adulti. Nonostante le dure prove a cui sono spesso sottoposti i personaggi, le sue fiabe sono pervase da un ottimismo contagioso.
Le sue storie permettono a chi le legge di vivere tutte le emozioni, anche quelle come la paura, la sofferenza. Parla della diversità (Il brutto anatroccolo, La sirenetta), ci racconta della povertà (La piccola fiammiferaia), della morte. Racconta anche del sacrificio e dell'amore.
I suoi personaggi sono tutti reali o realistici, le sue sono favole in cui tutti possiamo a vari livelli identificarci e che insegnano ad essere persone migliori.



Perchè dobbiamo sempre ricordarci che non importa essere nati in un recinto di anatre, l'importante è essere usciti da un uovo di cigno!


venerdì 29 marzo 2013

C'è un bambino nella pancia della mamma?


Ogni tanto capita che Andrea decida di prendere in prestito un libro dalla biblioteca della scuola materna. Questa volta ha scelto C'è un bambino nella pancia della mamma? di Stephanie Blake.
Dopo aver rassicurato le altre mamme che no, non aspettiamo il terzo, siamo tornati a casa e i bimbi hanno voluto leggerlo subito, probabilmente attirati dai colori molto accesi delle illustrazioni.
La storia parla di Simone e Gaspare, due fratellini, a cui i genitori annunciano di aspettare un fratellino o una sorellina. I bimbi, un po' stupiti, andando a scuola chiedono al papà informazioni in più su come si fanno i bambini. Il papà per togliersi d'impiccio risponde "Vi spiegherò stasera".
Ma quando Simone torna a casa non ha più bisogno di spiegazioni: durante la ricreazione la sua amica Lulù gli ha spiegato tutto! E quando anche il piccolo Gaspare vuole sapere come si fanno i bambini, Simone gli risponde "Zitto Pappamolla, te lo spiegherò io quando sarai GRANDE!"



Diciamo che questo libro può aiutare quei genitori che si sentono imbarazzati quando il proprio cucciolo curioso gli pone la fatidica domanda su come nascono i bambini. L'autrice con parole semplici e illustrazioni altrettanto essenziali spiega esplicitamente come funziona. Niente cicogne, cavoli o api!
Il libro può essere uno spunto per introdurre l'argomento sessualità senza ansie e imbarazzi e può andare bene sia a quei genitori e a quei bambini che davvero aspettano l'arrivo di un fratellino o di una sorellina, ma anche a tutti gli altri.
Ho scoperto poi che Simone è protagonista di altre avventure come l'inizio della scuola, la nanna, il dentista, i pidocchi.... vedremo!!

martedì 26 marzo 2013

Il fantastico viaggio del signor Acqua



Quando, un po' meno di un anno fa, Andrea ha perso il suo primo dentino (in realtà a causa di una caduta..) volevo fargli trovare, come primo regalo della formichina, qualcosa di diverso dal classico soldino. Un po' perchè era ancora piccolo per capire il valore e il significato del soldino e un po' perchè essendo il primo dente, e per di più perso per cause non proprio naturali, volevo fosse qualcosa di speciale.
Non nego di essere stata presa un po' alla sprovvista, e durante la solita spesa al supermercato, ho fatto un salto al reparto libri. Ho preso, senza troppa convinzione, questo libro di Agostino Traini, Il fantastico viaggio del signor Acqua, visto anche il tema interessante ed educativo, adatto ad un bambino curioso della natura. (L'autore è famoso per la Mucca Moka!!)
Come si può intuire è un libro che parla del ciclo dell'acqua, e lo fa in modo simpatico e semplice, accompagnandosi con delle immagini divertenti e molto colorate.
Il signor Acqua, un'estate al mare, conosce dei bambini, gioca con loro e si diverte, ma finita la stagione loro partono e se ne tornano a casa. Il signor Acqua è dispiaciuto e così decide di andare a cercarli. Prima, aiutato dal sole, si trasforma in una nuvola, diventa poi pioggia e neve e infine fiume.
Il signor Acqua, fiume, spinge le barche, fa girare le ruote dei mulini, annaffia i campi... fino a che arriva in un grosso tubo e si dirama nelle fontane, nei rubinetti, aiuta i pompieri, finisce imbottigliato... e così via, perchè l'acqua serve a tutti!
E' un bel libro, semplice e istruttivo, ricco di immagini molto dettagliate e piene di colori.




Alla fine del libro ci sono anche dei piccoli esperimenti a misura di bambino che hanno come protagonista l'acqua e le sue proprietà, molto semplici e molto divertenti da fare insieme, magari in una giornata di pioggia...
Andrea poi all'asilo durante il laboratorio scientifico sta proprio imparando le caratteristiche dell'acqua, così un giorno abbiamo pensato di portare questo libro alla maestra. L'hanno insieme letto e hanno fatto anche un lavoretto secondo me molto bello, infatti ho fatto la foto!!!!