mercoledì 30 gennaio 2013

Le Streghe

Siamo a fine gennaio, tempo di influenze e di bilanci, e io questo weekend, in compagnia del raffreddatoperenne Tommaso, ho fatto entrambi... e cosa c'è di meglio da fare a letto con la febbre se non pensare, visto che il mal di testa impedisce la lettura? e a cosa si può pensare se non ai libri? e così mi è venuto in mente questo libro, Le Streghe, di Roald Dahl, il mio scrittore per bambini preferito.
Anche se non è proprio un libro per bambini piccoli, mi è venuto alla mente perchè, oltre ad essere un libro fantastico, è anche uno dei primi libri che ho letto a voce alta, a qualcun'altro. L'ho letto alla mia sorellina, che per qualche sera veniva ad accoccolarsi sotto le coperte del mio letto per ascoltare la storia di un bimbo di sette anni rimasto orfano dei genitori. Per volere di questi va a vivere con la nonna, norvegese, che gli racconta di come le streghe, che esistono davvero, siano brave a confondersi con le persone normali.
Una VERA STREGA odia i bambini di un odio così feroce, furibondo, forsennato e furioso, da non poterselo immaginare. E infatti passa tutto il suo tempo a escogitare nuovi modi per sbarazzarsi di loro. Il suo più grande divertimento è farli fuori uno ad uno;non pensa ad altro, dalla mattina alla sera.
Che faccia la cassiera in un supermercato o la segretaria in un ufficio, oppure che guidi un'automobile di lusso, la sua mente continua instancabile a inventare, rimuginare, tramare, progettare, elaborare piani sanguinosi
Durante una vacanza al mare il bimbo e la nonna si ritrovano in un albergo dove c'è un raduno di streghe. La Strega Suprema infatti le ha convocate per una convention con il falso nome di Reale Società per la Protezione dell'Infanzia Maltrattata.
Insieme nonna e nipote (che nel frattempo è stato trasformato in topo) riusciranno a sconfiggere e eliminare le malefiche streghe.
Ma come si fa a riconoscere una vera strega? La nonna, che da giovane era una "fiutastreghe" ci insegna che portano sempre guanti bianchi per nascondere gli artigli; hanno parrucche per coprire la calvizie e si grattano spesso la testa; hanno i piedi quadrati e si tolgono spesso le scarpe a punta sotto al tavolo; hanno grandi narici per fiutare l'odore dei bambini puliti, infatti quelli che si lavano un po' meno a volte riescono a mimetizzarsi meglio; hanno la saliva blu e i denti azzurrini...
Le streghe descritte con minuzia e precisione dalla fervida immaginazione dello scrittore sono in realtà le persone cattive, che esistono purtroppo un po' ovunque e da cui è bene stare lontani. Bisogna imparare a riconoscerle e evitarle. Perchè è vero che ai nostri figli insegnamo che il bene trionfa sempre, però è anche giusto far vedere loro che purtroppo il male e la cattiveria esistono e spesso si nascondono bene ed è molto difficile riconoscerli!
E' un libro ben scritto, arricchito da filastrocche in rima. E' un libro in cui è facile immedesimarsi, nonostante la fantasiosità e l'assurdità dell'argomento, in fondo, siamo così sicuri di non aver mai incontrato una strega?




domenica 20 gennaio 2013

La Regina dei baci

Ho scoperto questo bellissimo libro un paio d'anni fa, ad un incontro sulle letture per bambini a cui ho partecipato.
La Regina dei baci di Kristien Aertssen è un libro che parla di affetti e sentimenti e a noi piacciono tanto i libri coccoli e dolci sul volersi bene e dimostrarselo!!!
Anche perchè quando ci si vuole bene bisogna dirselo, dimostrarselo in tutti i modi possibili... in fondo amarsi senza dirselo o senza coccolarsi e abbracciarsi e baciarsi non è un po' come leggere senza capire cosa si legge? o andare in vacanza per rimanere chiusi in camera?....
La Regina dei baci parla di una mamma e della sua bambina. La bimba vorrebbe dei baci, ma la Regina è troppo impegnata e non ha tempo, così le consiglia di prendere il suo aereo e andare in cerca della Regina dei baci. Ma dove si nasconderà questa Regina dei baci?
Nel suo viaggio la piccola principessa incontra la Regina delle torte che le insegna a diventare una brava pasticcera e le regala dei dolcetti; la Regina dei gatti che le dona un gattino per tenerle compagnia; la Regina dei giochi e la Regina dei fiori e infine la Regina della notte. Da ogni regina impara qualcosa e riceve dei regali, ma ad un certo punto la principessa ripensa alla sua mamma "Non ho trovato la Regina dei baci, ma pazienza. E' la mia mamma quella che voglio!"
Quando arriva a casa con tutti i regali li vuole dare alla mamma, ma quest'ultima vuole solo riempire la sua piccolina di baci. "Sai una cosa mamma? Sei TU la Regina dei baci!"
Direi che è la storia ideale per le coccole serali.
Una volta con Andrea ci siamo anche fatti una corona di cartoncino per diventare la regina e il principe dei baci!
E' una storia da leggere e rileggere per riempirsi di baci e ricordarsi di dirsi quanto ci si vuole bene. Ricordarsi che, anche quando si hanno mille cose da fare, quando si ha fretta, si è in ritardo o si è nervosi, quando sembra che non ci sia tempo per niente, si può trovare sempre un secondo per darsi un bacio e dirsi...ti voglio bene!


mercoledì 16 gennaio 2013

Ma tu lo sai cos'è un vombato?

La scrittrice australiana Jackie French e l'illustratore, australiano anche lui, Bruce Whatley, con questo divertentissimo libro cercano di rispondere ad una strana domanda Ma tu lo sai cos'è un vombato?
Questo piccolo gioiellino l'ho scoperto grazie ad una carissima amica che l'ha regalato a Tommaso quando è nato... ma a dire il vero me lo tengo stretto perchè non vorrei che venisse anche in minima parte rovinato dalla mia piccola peste.
E' un libro buffissimo che leggiamo spesso perchè ci fa sorridere e divertire.
Parla appunto del vombato, uno strano animale australiano, che racconta la sua settimana in prima persona. Gli piace molto dormire, dormire, dormire, mangiare erba e carote, è molto curioso (il mercoledì scopre fuori dalla porta dei suoi vicini umani una piatta e pelosa creatura e ha combattuto una battaglia -noi la creatura la chiamiamo zerbino..). Ama grattarsi, fare buche nella terra dove dormire e cerca in tutti i modi di addomesticare i suoi animaletti da compagnia umani...
Dopo un'offerta di carote da parte degli amici uomini dice: Perchè dovrei volere carote se ho voglia di fiocchi d'avena? Chiesto in cambio fiocchi d'avena. Gli umani non hanno capito la mia semplice richiesta. Mi meraviglio continuamente di quanto possono essere stupidi gli umani. Rosicchiato un paio di stivali, tre scatole di cartone, undici vasi di fiori e una sedia da giardino finchè non hanno capito...
Diciamo che dal nostro punto di vista il vombato è più un combina guai che un caro animaletto da compagnia, ama uscire di notte e viene avvistato raramente anche se non passano di certo inosservate le tracce del suo passaggio! Dal punto di vista dei bambini invece è simpatico, buffo, divertente, curioso...
Beh, spero di avevrvi incuriositi e adesso non resta che leggere il libro!!!!




martedì 8 gennaio 2013

Grat grat cirp splash!

Eccomi qui, dopo le frenetiche vacanze di Natale! Tra visite ai parenti e qualche breve gita sono volate... ma ovviamente non è mai mancato il tempo per leggere qualche bel libro!
E anche Babbo Natale, nei panni della zia Anna, non ha dimenticato questa nostra passione e ci ha fatto trovare dei bei libretti sotto l'albero tra cui Grat grat cirp splash! di Kitty Crowther.
Questa storia parla della paura, della paura del buio, della notte, di un piccolo ranocchio, Giacomo.
Finchè si prepara per andare a nanna Giacomo è tranquillo, con lui c'è la mamma.. poi il papà gli legge una storia e Giacomo vorrebbe che non finisse mai.. ma poi quando rimane tutto solo nella sua cameretta Giacomo ha paura..e poi chi fa grat grat cirp splash sotto il letto? un mostro? un serpente?
Ma quale dei nostri ranocchi non ha mai detto "ho paura del buio!"? e chi di noi mamme non ha mai risposto, come fa mamma ranocchio "ti lascio accesa la luce in corridoio"? e a chi di noi non è mai capitato di vedersi arrivare in mezzo al lettone un cucciolo tremante?
Il libro con le sue semplici illustrazioni fa sì che i bimbi si possano immedesimare nel piccolo Giacomo (con il classico rituale pre-nanna: pigiama, spazzolino, gabinetto, manine, letto, storia...) ma nello stesso tempo possano viverla in maniera distaccata (Giacomo è un ranocchio, nel suo pavimento c'è acqua..) e poter in questo modo prendere le distanze dall'emozione paura descritta nella storia e poterla analizzare e rielaborare.
Il modo migliore per superare una paura è il dialogo, il racconto di una storia, la rassicurazione.
Leggergli una storia prima di andare a nanna è uno dei modi migliori per coccolare i nostri cuccioli nel momento di rilassamento pre-addormentamento e lasciargli magari un pensiero dolce e piacevole che li possa accompagnare nel mondo dei sogni.
Questo racconto poi parla della paura e la spiega, un bambino può capirla e capire come si può fare a superarla o a renderla meno forte.
L'abbiamo già letta due o tre sere, la paura non è ancora scomparsa del tutto, ma noi continuiamo con la nostra opera di rassicurazione, coccole e tante altre belle storie!