mercoledì 17 aprile 2013

Ranocchio e un giorno molto speciale



Ieri è stato un giorno speciale a casa nostra. Già alla mattina si respirava un'aria diversa, festosa. Eh già, perchè il piccolo Andrea ha compiuto 5 anni. 
Alla mattina le solite corse, ma con un'energia diversa e con l'emozione di portare a scuola bibite e biscotti per festeggiare... essendo timido come la mamma, la scalinata dell'asilo con gli auguri di tutti i genitori incrociati, gli sarà sembrata infinita!
Poi al pomeriggio la merenda con gli amici, le corse al parco e alla sera la grigliata con nonni e il cugino grande! E ovviamente non potevano mancare i regali!
Insomma, una giornata piena.
E nonostante l'ora tarda, non abbiamo potuto saltare, alla sera, la lettura del libro. Un libro nuovo, regalo della zia Anna che si intitola appunto Ranocchio e un giorno molto speciale.
L'autore olandese Max Velthuijs, racconta la giornata di Ranocchio. 
Lepre gli ha detto che oggi è un giorno speciale, ma lui non sa perchè. Così prova a chiederlo ai suoi amici, Porcello, Anatra e Ratto, ma non è soddisfatto delle risposte... uno gli dice che tutti i giorni sono speciali, l'altro che è giorno di bucato!!
Alla fine sconsolato e arrabbiato va a casa di Lepre, ma lei non c'è. Sulla porta c'è un biglietto che parla di una festa! Ma Ranocchio non sa leggere bene e così si arrabbia e si intrisce ancora di più, pensando che i suoi amici vadano ad una festa senza dirglielo. Ranocchio mogio mogio se ne torna a casa, ma quando apre la porta... la festa è per lui, perchè è il suo compleanno!!!




Con delle immagini semplici e colorate, questo libro racconta una storia di amicizia e di affetto. Regalato e letto poi proprio nel giorno del compleanno ha dato a questa giornata un'aura ancora più magica e speciale. 
Alla sera Ranocchio va a letto, stanco ma felice "Non mi scorderò mai di questo giorno" pensò. "Lepre aveva ragione. E' stato davvero un giorno molto speciale".
Appena finito di leggere Andrea mi ha guardato con i suoi occhioni e mi ha detto "Mamma, proprio come me!" e si è addormentato.
Auguri pulcino, è stata davvero una bella giornata! 

lunedì 8 aprile 2013

Il piccolo principe



Da che io ricordi c'è un libro nella mia vita che mi accomapagna da sempre. Ce l'avevano i miei genitori, poi quando sono diventata grande abbastanza, l'ho comprato anch'io, ce l'ha mia sorella, i miei amici, l'ho spesso regalato, l'ho letto e riletto. Qualche anno fa Massimo mi ha regalato anche la versione pop-up! E soprattutto non vedo l'ora di poterlo leggere ai miei bambini.
Mia mamma si è addiritura tatuata uno dei personaggi (la volpe) sul collo!!!
E' sì, perchè è un libro che rimane nel cuore, dalla prima all'ultima parola, dal primo all'ultimo disegno... è un libro che parla di emozioni, di amore e di amicizia, come pochi sanno fare. Si tratta de "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry.
La prima immagine che mi ricordo è questa


facevo la prima elementare e avevo appena cominciato a leggere, pian piano ho cominciato a decifrare quello che era scritto sotto la prima figura Mostrai il mio capolavoro alle persone grandi, domandando se il disegno le spaventava. Ma mi risposero: "Spaventare? Perchè mai uno dovrebbe essere spaventato da un cappello?" Il mio disegno non era il disegno di un cappello. Era il disegno di un boa che digeriva un elefante. Affinchè vedessero chiaramente cos'era, disegnai l'interno del boa. Bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi.
E da lì decisi che dovevo leggerlo.
Narra di un pilota d'aerei che costretto ad un atterraggio d'emergenza nel deserto incontra un tipetto assai strano. E' il piccolo principe, che racconta di essere arrivato dal suo pianeta, piccolo piccolo, dove viveva da solo, con unica compagna una rosa piuttosto vanitosa e spesso scorbutica.
Nel suo vagare nello spazio ha incontrato diversi personaggi tutti molto partiolari, dai quali il piccolo protagonista trae insegnamenti importanti, finchè arriva sulla terra.
Anche qui il suo viaggio lo porterà ad incontrare parecchie persone, animali e piante e anche qui gli insegnamenti saranno tanti.




Ho deciso di scrivere di questo libro oltre perchè è veramente unico e fantastico e non può mancare in nessuna libreria, anche perchè sabato ha compiuto 70 anni...
E' una storia dedicata a grandi e piccini, perchè ognuno può imparare qualcosa. I grandi a mettersi al livello dei bambini, ad amarli e a rispettarli, i bambini a portare pazienza se ogni tanto gli adulti si dimenticano di quando erano a loro volta piccoli. 
E' il libro dei grandi sentimenti, l'amicizia, l'affetto, l'innamoramento, l'amore, che a volte non riesce ad essere duraturo come si vorrebbe... 
E' un libro che ho riletto più volte e ogni volta, in base all'età o al momento, mi ha lasciato qualcosa di diverso. E' sempre commovente e intenso, a partire dalla dedica:
A Léon Werth
Domando perdono ai bambini di aver dedicato questo libro a una persona grande. Ho una scusa seria: questa persona grande è il migliore amico che abbia al mondo. Ho una seconda scusa: questa persona grande può capire tutto, anche i libri per bambini; e ne ho una terza: questa persona grande abita in Francia, ha fame, ha freddo e ha molto bisogno di essere consolata. E se tutte queste scuse non bastano dedicherò il libro al bambino che questa persona grande è stato. Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).
Perciò correggo la mia dedica: A Léon Werth quando era un bambino.


mercoledì 3 aprile 2013

Bacini Bacini



Quanti tipi di baci esistono? Quanti ne conosciamo? A me vengono in mente quelli pieni di amore dei miei genitori, quelli un po' "spunciosi" del papà quando non si faceva la barba, quelli sulla fronte dei nonni, quelli appiccicosi e con lo stampo della prozia col rossetto rosso. Poi ripenso ai primi baci innamorati o ai baci che "vorrei che non finissero mai". Infine, ma non meno importanti, penso ai baci sfuggenti e un po' timidi del riservato Andrea o a quelli sbavoni di Tommaso, che con le sue manine mi prende la testa dicendo "mamma bella...".
Di baci ne esistono tanti, ma come si fa a spiegare cos'è un bacio?
Ci prova il protagonista di questo dolcissimo libro, dal titolo Bacini Bacini, di Selma Mandine. Prova a spiegarlo al suo orsetto. Un bacino è sofficissimo, come un batuffolo di cotone, ma a volte punge come un cactus, ci sono anche dei bacini che si vedono e alcuni fanno un sacco di rumore; alcuni sono dolci e fanno arrossire.
I baci si danno quando si vuole bene a qualcuno.




Questo è un libro dolcissimo, con delle figure bellissime, semplici ma di una delicatezza infinita.
Alla fine il bimbo non riesce bene a spiegare cos'è un bacino, così decide di far vedere praticamente al suo orsetto com'è, dandogliene uno. 
Mmmmmhhh... E' dolce, è caldino, è fresco... è delizioso! Me ne potresti dare tanti altri?
Ma certo, perchè ti voglio bene....
Perchè diciamoci la verità, a chi non piacciono i baci? e poi, chi si accontenta di uno? Uno tira l'altro! 
Bacini  Bacini per tutti!

martedì 2 aprile 2013

Hans Christian Andersen

Oggi, in onore del compleanno di Hans Christian Andersen (2 aprile 1805) si festeggia la Giornata Internazionale del Libro per Ragazzi.La manifestazione è promossa dall'IBBY, Internetional Board on Book for Young People che potete visitare qui.
Le sue favole più note sono Il brutto anatroccolo, La sirenetta, La piccola fiammiferaia, La principessa sul pisello, Il soldatino si stagno, I vestiti nuovi dell'imperatore, La regina della neve, I cigni selvatici, Le scarpette rosse, Mignolina... e tante altre ancora.
Perchè è stato scelto proprio questo scrittore per rappresentare la letteratura per l'infanzia? Se non sbaglio c'è anche un premio a lui dedicato. Secondo me perchè le sue favole, seppur a volte spietate e non sempre a lieto fine, si rivolgono direttamente ai bambini, di ogni età, ma sono adattissime anche agli adulti. Nonostante le dure prove a cui sono spesso sottoposti i personaggi, le sue fiabe sono pervase da un ottimismo contagioso.
Le sue storie permettono a chi le legge di vivere tutte le emozioni, anche quelle come la paura, la sofferenza. Parla della diversità (Il brutto anatroccolo, La sirenetta), ci racconta della povertà (La piccola fiammiferaia), della morte. Racconta anche del sacrificio e dell'amore.
I suoi personaggi sono tutti reali o realistici, le sue sono favole in cui tutti possiamo a vari livelli identificarci e che insegnano ad essere persone migliori.



Perchè dobbiamo sempre ricordarci che non importa essere nati in un recinto di anatre, l'importante è essere usciti da un uovo di cigno!