martedì 18 febbraio 2014

Le formiche e l'uovo


E' un periodo che i miei figli sono in competizione su ogni cosa, e quando dico ogni cosa intendo anche chi scende per primo dalle scale, chi apre la porta o il cancello, chi entra prima a scuola… E' una gara continua e spesso impari visti i due anni di differenza, e a niente servono le mie parole per calmarli.
Il mio "dai, fate una volta per ciascuno" diventa una gara a chi lo fa per primo, i miei "fatelo insieme", "aiutatevi, che fate prima" generano solo sbuffi e mugugni…
E anche stavolta mi è venuto in aiuto un libro, a sorpresa.
A sorpresa perchè è il libro che Andrea ha portato a casa dalla scuola materna da leggere con la famiglia nel fine settimana.
Le formiche e l'uovo di Eric Battut, racconta di tre formiche nere che facendo provviste per l'inverno si imbattono in un bellissimo uovo fresco. Anche tre formiche rosse, nel loro raccogliere scorte per la stagione fredda, ad un tratto trovano l'uovo.
Entrambi i gruppi decidono di prenderlo per sé, dato che grande com'è potrebbe sfamare un formicaio intero per un lungo periodo!
E così inizia una sorta di tiro alla fune per accaparrarsi il bottino, fino a che cric croc crac l'uovo si rompe e ne esce un uccellaccio nero che si vuole mangiare tutte le formiche.
Sarà solo collaborando e aiutandosi a vicenda che le sei formiche riusciranno a salvarsi! Perché lavorando insieme e accettando il contributo di tutti le cose possono solo andare meglio…




Il libro è simpatico, le immagini semplici e dirette ed è piaciuto molto ai bimbi.
Anche se nonostante tutto lunedì sono tornati a litigare per la porta, le scale, il cancello e via dicendo…
ma io non mi arrendo e …. continuo a leggere e ad insegnare loro che l'unione fa la forza!!!

mercoledì 12 febbraio 2014

Un lupetto ben educato



Quanta fatica facciamo, noi genitori ad insegnare le buone marniere ai nostri pulcini! E quatto spesso ci capita poi di incontrare persone maleducate, imbroglione, che credono di essere furbe a non rispettare le regole e ad approfittarsi di quelli che invece lo fanno.
Però l'onestà e l'educazione, alla fine pagano. E anche se, a dispetto del titolo, il libro di cui voglio parlare oggi, non è un libro sulle buone maniere, con un po' di ironia ci aiuta a capire che alla fine "i buoni" (gli educati) vincono!
Un lupetto ben educato, di Jean Leroy e illustrato da Matthieu Maudet, è un libro che i bimbi hanno deciso di prendere in prestito dalla biblioteca dell'asilo.
La storia è quella di un lupetto, a cui i genitori hanno insegnato le buone maniere, che per la prima volta va a caccia da solo.
Il primo animale che riesce ad acchiappare è un coniglio, al quale il lupo chiede subito di esprimere un ultimo desiderio, perchè la buona educazione vuole così. Siccome la libertà non è concessa, il coniglio chiede una storia, costringendo il cacciatore a tornare a casa a prendere un libro.
La preda promette che si farà trovare al ritorno del lupo, ma ovviamente al coniglio i genitori non hanno insegnato le buone maniere e a rispettare i patti, e puff, al ritorno del piccolo lupo il coniglio è sparito!
Stessa cosa con il galletto, che chiede della musica e ne approfitta per scappare appena il lupetto si allontana.
Infine il lupo trova un bambino.
Il bimbo chiede un disegno, il lupo si allontana, perchè essendo educato DEVE esaudire l'ultimo desiderio, indipendentemente dalle brutte esperienze vissute prima, e quando torna…
"Il bimbo è scappato" hanno detto i miei due pulcini in coro….
E invece no, il bimbo è ben educato, proprio come il lupetto, e lo ha aspettato.
Quindi il lupo mangerà il bimbo? No, questo l'abbiamo capito, perché la correttezza vince!
Non voglio svelare il finale perché è davvero simpatico e un po' cattivello!




Il libro ci è piaciuto perchè è ironico e divertente, con delle immagini semplici e dirette.
Inoltre si assiste ad una sorta di ribaltamento di ruoli: il lupo, in genere cattivo, ad un certo punto ci fa quasi tenerezza, continuamente imbrogliato dalle sue prede; il coniglietto e il polletto a loro volta ci risultano antipatici, disonesti…. ma alla fine la vendetta è un piatto che va gustato freddo, no?!