giovedì 28 agosto 2014

Aiuto, arriva il lupo!


L'altra sera abbiamo fatto un po' tardi. Siamo andati a prepararci per la nanna mezz'oretta oltre il solito orario perciò la mia idea era saltare la lettura serale.
Ma guai!!! I bimbi non ne hanno voluto sapere (hanno ragione loro, si dorme male senza leggere prima qualcosa), e così abbiamo trovato un compromesso: qualcosa di breve e poi si dorme subito!
La scelta, non serve dire che è stata di Tommaso, è caduta su un cartonato regalatoci tempo fa dalla nonna, molto carino dal titolo Aiuto, arriva il lupo! di C. Ramadier e V. Bourgeau.
E' un libro veramente divertente e che si presta molto alla lettura animata e alla recita. E' un libro con cui giocare e che piace molto ai bambini anche piccoli.
C'è un lupo, brutto e cattivo, che inizialmente è lontano, ma ad ogni pagina si avvicina sempre di più, potrebbe quasi mangiarci... e se provassimo ad inclinare il libro? il lupo scivola! e se lo girassimo?




Come si vede dalle immagini decisamente semplici, l'attenzione del bambino viene focalizzata sulla figura del lupo e il libro perde la sua natura di libro per diventare un vero e proprio gioco interattivo, e se noi genitori siamo anche dei bravi attori (e lo siamo tutti tra le mura della cameretta dei bambini!) è quasi come essere al cinema 3D...  
E' un libro essenziale ma permette ai bambini di guardare in faccia le proprie paure e anche di riderci un po' .... E alla fine? Tutto è bene quel che finisce bene, si diceva una volta, il lupo è sconfitto e noi possiamo tirare un sospiro di sollievo.... e ricominciare!


Le letture successive alla prima sono importanti per i piccoli lettori, in quanto permettono ai bambini di ridimensionare la paura. Adesso sappiamo come va a finire perciò ci godiamo un po' di più la storia con meno timore di essere mangiati dal lupo...
Non capita così anche a noi? Spesso la seconda esperienza, senza ansie e preoccupazioni di ogni genere, è meglio della prima!



sabato 23 agosto 2014

Piccolo blu e piccolo giallo


In vacanza si incontrano nuovi amici, persone diverse con cui a volte nasce un'amicizia, che può durare un'estate o anche di più. Per i piccoli poi è ancora più facile legarsi con altri bambini, in spiaggia, al parco...
Ogni incontro ci regala qualcosa, ogni persona ci "attacca" un pezzettino di sé.
Il libro di Leo Lionni (già visto con federico e con guizzinoPiccolo blu e piccolo giallo racconta di due amici molto diversi, uno è blu e l'altro è giallo. Nonostante la diversità vanno molto d'accordo e fanno insieme tantissimi giochi.
Un giorno si abbracciano talmente forte da fondersi tra loro, diventando verdi.
Quando tornano a casa però i genitori non li riconoscono... I loro bimbi non sono più giallo e blu... Quante volte capita anche ai nostri bimbi di cambiare modo di parlare o di fare stando insieme ad una amico, acquistano quelli dell'altro e a volte a noi genitori sembra quasi di non riconoscerli!




Alla fine i due sono disperati e piangono fino a ricomporsi e a tornare piccolo blu e piccolo giallo, perché le lacrime non hanno cambiato colore. I genitori a questo punto li riconoscono e li abbracciano felici, e si abbracciano tra loro diventando anche loro un po' verdi.
Perché è proprio grazie alla diversità e all'amicizia che si impara qualcosa di nuovo, e quando un blu e un giallo si abbracciano rimane sempre un po' di verde, in ognuno di noi.
L'amicizia per i bambini è un valore grande e puro, e quando i bimbi giocano insieme diventano un po' l'altro, si mescolano, per capirsi meglio e comprendere. Questa è una cosa importante che secondo me dovremmo imparare da loro. Perché siamo tutti unici e tutti diversi.
Questo scrittore, che a me piace davvero molto, con una semplicità estrema, ci insegna che il mescolarsi, il fondersi con altre persone, altre culture, non intacca la nostra personalità, ma può solo insegnarci e aggiungervi qualcosa, di un altro colore!


mercoledì 20 agosto 2014

Come nascondere un leone alla nonna


Cosa fare in una giornata al mare con la pioggia se non leggere un bel libro? E quest'anno diciamo che i giorni brutti non si sono fatti desiderare....
La scelta oggi è caduta su Come nascondere un leone alla nonna, di Helen Stephen, séguito altrettanto divertente di questo!!
Vi ricordate di Iris che ha nascosto un leone nella sua casa? E il leone, che ha salvato l'argenteria del municipio diventando l'eroe della città?
Questa volta l'impresa è ben più ardua, i genitori di Iris devono assentarsi per un weekend e a stare con la bimba arriva la nonna.
Per fortuna la vecchietta non vede molto bene perciò nel libro non mancano le scenette divertenti, che fanno ridere molto i bambini, dove la nonna scambia il leone per un attaccapanni, un asciugamano, una lampada e perfino un divano....



Ma la nonna ha un segreto che si nasconde dentro un enorme baule, che a suo dire contiene cappellini e cianfrusaglie.... E se fosse un orso?
Per scoprirlo non ci resta che leggere questo spassoso e spiritoso libro, pieno di immagini buffe e con personaggi molto espressivi!
Il più spassoso, secondo noi, è il personaggio della nonna, che al supermercato fa scorte immense di pane, burro di arachidi e scatolette varie per fare poi montagne di panini "mi piace fare uno spuntino di notte"; o anche quando, scoperto il suo grande e peloso segreto, giocano finalmente ai travestimenti con i cappellini e le cianfrusaglie che la vecchia aveva portato con sé. Nelle ultime immagini la nonna fa davvero ridere, con collane e codine in testa. 
Perché in fondo siamo tutti bambini, ci piace mascherarci e camuffarci a volte, ma soprattutto abbiamo tutti il nostro animaletto da compagnia (più o meno vero, più o meno grande), che ci consola nei momenti no!



lunedì 18 agosto 2014

La regina delle rane non può bagnarsi i piedi


Capita anche tra bambini (a dire il vero anche tra adulti), che qualcuno senza merito né fatica si creda migliore degli altri, e c'è sempre chi, per proprio tornaconto si schiera dalla sua parte a dare consigli.
Così capita anche nello stagno de La regina delle rane non può bagnarsi i piedi, di Davide Calì illustrato da Marco Somà.
Lo stagno di questo racconto, che comincia con il classico C'era una volta, è popolato da rane che fanno cose da rana: saltano, catturano mosche, sonnecchiano sulle ninfee e giocano con le libellule.
Un giorno però nello stagno cade qualcosa e tutte le rane si tuffano per trovarla, la più veloce riemerge con in testa una corona.... e subito viene proclamata regina!
Ma cosa fa la regina delle rane?
"Una regina non deve parlare con le altre rane, non deve bagnarsi i piedi e deve avere un ninfea tutta sua e molto grande per dormire. Una regina non può fare nessuna fatica, mangia solo mosche grasse e deve dare molti comandi e punire le rane che non obbediscono subito."
Ovviamente lo stagno cambia subito umore, le rane non possono fare più quello che vogliono e che le divertiva, ma devono trovare mosche per la regina e le sue consigliere....
Ma il dubbio ad un certo punto si insinua tra gli abitanti dello stagno: perché proprio lei deve fare la regina? Perché è stata la più veloce a prendere a prendere la corona e la regina fa sempre le cose meglio degli altri...



Le rane "rivoluzionarie" allora sfidano la regina ad una gara di tuffi.. Sarà facile per lei che è la più brava in tutto fare il tuffo più bello!!! Ma la regina riemerge senza corona, derisa e beffata da tutte, visto che ormai ha perso il potere!
A quel punto arriva un uomo con una barca a cercare la corona, che altro non è che un anello, lanciato dalla sua fidanzata durante un litigio!!
Questo libro è davvero delizioso, ricco di significati anche profondi; con bellissime e ricchissime immagini dello stagno un po' anni venti... 
E chissà che insegni anche a noi grandi a capire che una corona non è sufficiente a dare a qualcuno più potere, ci vuole qualcosa di più!

domenica 3 agosto 2014

Un libro per Orso


Chi non è mai stato in biblioteca con un bambino dovrebbe provare a farlo! E' un'esperienza unica, soprattutto se fatta con piccole pesti che amano i libri! Ovviamente bisogna andarci armati di tanta pazienza perché non è sempre facile far parlare piano i bambini e farli stare tranquilli, ma gli occhi illuminati di stupore ripagano di tutto!
Io devo ammettere che non sono una fan accanita delle biblioteche, delle librerie sì, perché i libri sono una delle poche cose di cui sono veramente gelosa. Sempre più spesso però i comuni organizzano laboratori, incontri e attività rivolte ai piccoli lettori perciò le occasioni non mancano.
Io i libri la maggior parte delle volte li compro, soprattutto quelli per i puffi, perché sono convinta che loro i libri li debbano vivere; i libri sono magici, bisogna poterli guardare, girare, magari anche calpestare se un personaggio brutto e cattivo ci incute un po' di timore...
La storia che abbiamo letto ieri sera parla proprio dei luoghi misteriosi e incantati che sono le biblioteche!
Un libro per Orso, di Bonny Becker e illustrato da Kay MacDonald Denton racconta di Orso (che abbiamo già incontrato qui) che riceve la visita del suo amico Topolino che lo vuole portare in biblioteca. Ma Orso ha ben sette libri, che ci va a fare lui in biblioteca?


Orso scoprirà così che la biblioteca è un posto bellissimo, dove ci sono libri, ma anche persone meravigliose, come la bibliotecaria, che ti insegnano e ti aiutano ad amarli!
Orso guardò verso gli scaffali.
Una bibliotecaria stava leggendo una storia a un gruppo di piccoli lettori. La bibliotecaria sorrise, ma una scoiattoli guardò Orso contrariata e un panda disse:"Silenzio! Siamo in biblioteca!"
Ma alla fine anche Orso si farà prendere dall'affascinante racconto e tornerà a casa con ben sette libri nel suo cestino!