martedì 27 gennaio 2015

Il mostro del sonno


Finalmente eccomi qua, a soddisfare una richiesta che è arrivata, non senza mia meraviglia e stupore, da il mio orso preferito: mio marito.
E' andata così: circa dieci giorni fa ho cominciato un corso, che mi occupa un paio d'ore una sera alla settimana. A Natale avevo espressamente richiesto a Babbo Natale dei libri per i miei cuccioli, tra cui Il mostro del sonno di Maria Vago e Anna Laura Cantone. Quella sera la lettura richiesta dai bimbi è stato proprio quel racconto. La mattina dopo trovo questo:


Ovviamente non posso esimermi da una simile richiesta ufficiale e sono veramente felice di farlo!!
Il libro tratta in maniera ironica e tratti un po' splatter le paure dei nostri bimbi. Il protagonista, Pietro, non riesce ad addormentarsi perché da solo al buio nella sua cameretta sente un sacco di rumori. Prova a nascondersi sotto le coperte ma soffoca e ha caldo; prova a stare immobile.... ma il sonno non arriva. Sotto al suo letto è nascosto un mostro, che non vede l'ora che Pietro cada tra le braccia di Morfeo per infilarsi nei suoi sogni e spaventarlo.... Ma se il bambino non si addormenta?
Spazientito il mostro esce dal suo nascondiglio e prova ad insistere affinché il piccolo si addormenti. Prima lo minaccia: "Fai uno sforzo, avanti....Altrimenti ti mangio!", ma Pietro si spaventa (non tanto perché il mostro è buffo) e non si addormenta. Provano a rilassarsi e a contare le pecore, poi l'idea: una favola della buonanotte! 
Ma che storie può conoscere il mostro se non di paura e terrore?



Se lo scopo del libro è affrontare e superare le paure, le storie che il mostro racconta sono adattissime, con particolari orribili e spaventosi. La cosa positiva è che il libro non sminuisce le paure dei bambini, come spesso facciamo noi adulti, anzi... e forse per questo è molto più efficace.
Anche il mostro umanizzato, alla Monster &Co, rende la creatura molto meno cattiva e paurosa di come sembrava all'inizio. Oppure semplicemente non conosce altro se non paura, terrore e cose orripilanti da mostri....
Alla fine Pietro decide di prendere in mano lui la situazione e raccontare una BELLA storia al mostro, del riccio e della mela e della fata Primavera. E il mostro pian piano si addormenta......
E Pietro? Di nuovo solo al buio nella sua cameretta.... 


E' un po' di giorni che in casa nostra si parla del fatto che " ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria"; no, non parlo di fisica dinamica, ma del fatto che se facciamo le carezze ad un cane lui ci lecca mentre se gli diamo un calcio ci guadagnano come minimo un morso... Lo stesso vale con le persone e probabilmente anche con i mostri!!! 



martedì 6 gennaio 2015

Mostri


Più di un mese fa, durante una passeggiata in centro con tutta la famiglia, mi sono fermata, come è mia abitudine, a sbirciare qualche libro in una delle librerie di paese.
Mi ha subito attirato un libretto, dall'aria innocua e molto famigliare: Mostri di Russell Hoban, illustrato da Quentin Blake.
Non ho potuto fare a meno di comprarlo, ovviamente; il motivo primo è stata l'attrazione immediata per quelle immagini che hanno riempito la mia infanzia.. eh sì, perché il signor Blake ha illustrato quasi tutti i miei libri preferiti, da quelli di Roald Dahl a quelli di Bianca Pitzorno. Insomma, diciamo che posso ritenerlo quasi uno di famiglia!!
Questo libro che ha quasi la mia età, ha una storia semplice e molto attuale, narra di un bambino come tanti di nome John che ha una passione: disegnare mostri.
Anche ad Andrea piace tanto disegnare mostri, ha imparato dal sua caro amico Dario. Ma mentre i mostri di Andrea sono buoni e combattono contro i cattivi, i mostri di John sono orribili, squamosi, pelosi, sassosi e verdurosi, aggrediscono le persone e litigano tra loro facendo un sacco di strani versi.
I genitori di John sono molto preoccupati e la loro apprensione aumenta quando John comincia a creare un enorme mostro "a puntate" su un gigantesco foglio di carta da pacchi.




I genitori contattano allora il professore di arte del bimbo che li liquida tranquillamente sottolineando la bravura del figlio e la "naturale inclinazione dei bambini per i mostri".
Non contenti interpellano il dottor Plunger, che prescrive delle pillole e…..basta, il finale non lo racconto!!!
Il libro è molto divertente e spiega agli adulti che spesso siamo noi con le nostre preoccupazioni e ansie a dare vita ai "mostri" dei nostri figli, siamo noi che cerchiamo e indaghiamo e analizziamo ogni comportamento dei nostri figli che ci sembra discostare dalla "normalità"… ma in fondo cos'è normale?
Il finale è ironico, surreale e un po' noir… sottile, forse non facile per i bimbi, ma a noi grandi strappa sicuramente un sorriso e un pensiero: sarà il caso di vivere la vita con un po' di serenità in più senza prenderci troppo sul serio?