mercoledì 2 settembre 2015

L'alfabeto dei sentimenti


Chi di noi non ricorda i libri delle scuole elementari dove si imparava a leggere e scrivere? A come Albero, E come Elefante, H di Hotel, I come Imbuto..... 
Ebbene, oggi vi vorrei presentare un alfabetiere molto particolare.
Si tratta del libro L'alfabeto dei sentimenti scritto da Janna Carioli e magistralmente illustrato dalla bravissima Sonia M.L. Possentini, che ho avuto l'onore di conoscere ad una presentazione.
Mi è stato consigliato da un libraio molto particolare di Asiago e devo ringraziare mio marito per avermelo fatto incontrare.
E' in un formato stretto e lungo e ad ogni pagina corrisponde una lettera, e ad ogni lettera corrisponde un sentimento in forma di poesia. Pagine piene di tutte le emozioni, di tutte le sensazioni che provano i bimbi e gli adulti; eh sì, anche i bambini provano le stesse sensazioni che proviamo noi grandi, ma rapportate al loro mondo. Tutto è descritto con un linguaggio semplice e comprensibile dai nostri piccoli mostri che possono immedesimarsi con facilità e trovare parallelismi con la loro vita di tutti i giorni.  
Chi di voi ha mai odiato qualcosa da piccolo? Io odiavo i colletti finti e i maglioni di lana che mi pizzicavano le braccia.

Odio le felpe senza cappuccio.
Odio chi mi scarabocchia l'astuccio.
Odio i bottoni nelle magliette.
Odio le maniche troppo strette.
Odio le scarpe con i lacci uguali.
Odio che devo portare gli occhiali.
Odio gli zaini senza le scritte.
Odio i disegni con le righe dritte.
Odio il pesce senza patate
    .....e le zanzare in estate!

E ci sono proprio tutte: c'è l'Amore, la Curiosità, l'Egoismo e la Fretta (chi non è mai in ritardo alla mattina??), c'è l'Identità, la Nostalgia, la Quiete e la Rabbia.





Ogni pagina è un mondo, un sentimento e un'immagine, vorrei scrivervele tutte. In ogni pagina noi adulti possiamo riconoscerci, nel presente e nel passato, e così i nostri bimbi. Ad ogni età possono dare diverse interpretazioni a quello che leggono, possono ricordare un'esperienza e possono dare un nome a qualche strano sussulto del loro piccolo cuore che non sanno riconoscere ancora appieno.
Ma la cosa più importante che ci insegna questo libro è che le emozioni bisogna esprimerle, raccontarle. Bisogna parlare dei nostri sentimenti, altrimenti sono solo nostri. 

Z ZITTO

Un sentimento zitto
sta lì. Certo che esiste.
Puoi essere contento
oppure molto triste
ma se non lo sai dire
a chi ti vive accanto
quel sentimento vive
per te. Per te soltanto.
perciò, non fare il duro
racconta quel che senti.
Ci sono le parole
per tutti i sentimenti.